Il passaggio generazionale: il ponte tra la storia e il futuro di ogni azienda

Il passaggio generazionale: il ponte tra la storia e il futuro di ogni azienda

14 aprile 2025
di Erika Delfi
Il passaggio generazionale è un tema cruciale e complesso per qualsiasi azienda. Non lo diciamo solo noi, che abbiamo osservato da vicino numerose realtà affrontare questa sfida, ma lo confermano anche i dati dei sondaggi italiani.


Infatti, il 57% dei lavoratori opera in imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 19, di cui il 46,6% in aziende tra 1 e 10 dipendenti. Inoltre, l’85% delle PMI italiane è costituito da imprese familiari, e negli ultimi anni il passaggio generazionale è diventato un aspetto con cui queste realtà devono confrontarsi quotidianamente.


Purtroppo, solo il 15% delle aziende familiari sopravvive al passaggio dalla seconda alla terza generazione. Quelle che resistono oltre il fondatore sono circa il 31%, mentre appena il 4% arriva alla quarta generazione. Questi dati dimostrano che il passaggio generazionale richiede attenzione, energia e molta pazienza.
Erika Delfi a dir poco eccellente, puntuale, preparata, mette il cliente a proprio agio, otre ad un coinvolgimeto a 360° gradi, con la sua professionalità entra a far parte dell'azienda, nell'analizzare anche il micro dettaglio di ogni minimo particolare, molto attenta a percepire il problema e a capire come risorverlo, molto professionale con spiegazioni molto semplici che fa capire molto bene il problema e la soluzione, oltre ad essere sempre disponibile è molto importante anche il suo approccio interpersonale e empatico, sempre pronta ad ascotare e a dare spipegazioni e soluzini.
Voto su una scala da 0 a 5 è assolutamente 5

Il passaggio generazionale è un tema cruciale e complesso per qualsiasi azienda. Non lo diciamo solo noi, che abbiamo osservato da vicino numerose realtà affrontare questa sfida, ma lo confermano anche i dati dei sondaggi italiani.

Infatti, il 57% dei lavoratori opera in imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 19, di cui il 46,6% in aziende tra 1 e 10 dipendenti. Inoltre, l’85% delle PMI italiane è costituito da imprese familiari, e negli ultimi anni il passaggio generazionale è diventato un aspetto con cui queste realtà devono confrontarsi quotidianamente.

Purtroppo, solo il 15% delle aziende familiari sopravvive al passaggio dalla seconda alla terza generazione. Quelle che resistono oltre il fondatore sono circa il 31%, mentre appena il 4% arriva alla quarta generazione. Questi dati dimostrano che il passaggio generazionale richiede attenzione, energia e molta pazienza.

Le tre fasi del passaggio generazionale
Per comprendere lo sviluppo di un passaggio generazionale, possiamo suddividerlo in tre macro fasi:
Erika Delfi a dir poco eccellente, puntuale, preparata, mette il cliente a proprio agio, otre ad un coinvolgimeto a 360° gradi, con la sua professionalità entra a far parte dell'azienda, nell'analizzare anche il micro dettaglio di ogni minimo particolare, molto attenta a percepire il problema e a capire come risorverlo, molto professionale con spiegazioni molto semplici che fa capire molto bene il problema e la soluzione, oltre ad essere sempre disponibile è molto importante anche il suo approccio interpersonale e empatico, sempre pronta ad ascotare e a dare spipegazioni e soluzini.
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Affinché un’azienda possa migliorare il valore offerto alla propria clientela, è essenziale strutturarla in modo ordinato, regolato e organizzato. I principi dell’organizzazione aziendale si basano su metodologie e tecniche di gestione applicabili a qualsiasi settore e funzione aziendale.

Ecco i principali principi da seguire per un’organizzazione aziendale efficace:


  • Dividere l’azienda in dipartimenti per garantire una gestione chiara e definita delle attività.

  • Definire ruoli e mansioni all'interno di ciascun dipartimento.

  • Delegare responsabilità, basando l’organizzazione sulla fiducia e sull’autonomia.

  • Ottimizzare i processi aziendali attraverso la reingegnerizzazione dei flussi di lavoro.

  • Standardizzare i processi per migliorare l’efficienza e ridurre errori e sprechi.

  • Stabilire indicatori di performance (KPI) per misurare e monitorare i risultati.

  • Utilizzare strumenti di controllo gestionale, come organigrammi, mansionari e cruscotti aziendali.

  • Gestire il flusso di informazioni e migliorare la comunicazione interna.

  • Coordinare le attività aziendali per garantire coerenza e sinergia tra i reparti.-

  • Pianificare strategicamente, definendo obiettivi chiari e azioni concrete.

  • Gestire obiettivi, priorità e carichi di lavoro in modo bilanciato.

  • Chiarezza nei compiti: ogni membro dell’azienda deve sapere esattamente cosa deve fare.

  • Favorire l’autonomia dei dipendenti, affinché possano agire in modo indipendente senza necessità di supervisione costante.

  • Definire un responsabile per ogni dipartimento, garantendo una leadership efficace.

  • Attribuire responsabilità e obiettivi ben definiti a ciascun collaboratore.

  • Stabilire i limiti di ciascun ruolo, evitando sovrapposizioni o confusione.

  • Implementare procedure scritte, per garantire coerenza operativa e ridurre l’incertezza.

  1. La formazione e l'ingresso dei giovani in azienda
    Questa prima fase è fondamentale e andrebbe anticipata il più possibile per garantirne il successo.

  2. La convivenza delle diverse generazioni
    È il momento più delicato, in cui ascolto, dialogo e confronto diventano strumenti essenziali per valorizzare le competenze reciproche e costruire insieme il futuro dell’azienda.

  3. Il vero e proprio “passaggio del testimone”
    Se le fasi precedenti sono state gestite correttamente, questo momento rappresenta semplicemente la formalizzazione di un cambiamento già avviato.
Erika Delfi a dir poco eccellente, puntuale, preparata, mette il cliente a proprio agio, otre ad un coinvolgimeto a 360° gradi, con la sua professionalità entra a far parte dell'azienda, nell'analizzare anche il micro dettaglio di ogni minimo particolare, molto attenta a percepire il problema e a capire come risorverlo, molto professionale con spiegazioni molto semplici che fa capire molto bene il problema e la soluzione, oltre ad essere sempre disponibile è molto importante anche il suo approccio interpersonale e empatico, sempre pronta ad ascotare e a dare spipegazioni e soluzini.
Voto su una scala da 0 a 5 è assolutamente 5

Affinché un’azienda possa migliorare il valore offerto alla propria clientela, è essenziale strutturarla in modo ordinato, regolato e organizzato. I principi dell’organizzazione aziendale si basano su metodologie e tecniche di gestione applicabili a qualsiasi settore e funzione aziendale.

Ecco i principali principi da seguire per un’organizzazione aziendale efficace:


  • Dividere l’azienda in dipartimenti per garantire una gestione chiara e definita delle attività.

  • Definire ruoli e mansioni all'interno di ciascun dipartimento.

  • Delegare responsabilità, basando l’organizzazione sulla fiducia e sull’autonomia.

  • Ottimizzare i processi aziendali attraverso la reingegnerizzazione dei flussi di lavoro.

  • Standardizzare i processi per migliorare l’efficienza e ridurre errori e sprechi.

  • Stabilire indicatori di performance (KPI) per misurare e monitorare i risultati.

  • Utilizzare strumenti di controllo gestionale, come organigrammi, mansionari e cruscotti aziendali.

  • Gestire il flusso di informazioni e migliorare la comunicazione interna.

  • Coordinare le attività aziendali per garantire coerenza e sinergia tra i reparti.-

  • Pianificare strategicamente, definendo obiettivi chiari e azioni concrete.

  • Gestire obiettivi, priorità e carichi di lavoro in modo bilanciato.

  • Chiarezza nei compiti: ogni membro dell’azienda deve sapere esattamente cosa deve fare.

  • Favorire l’autonomia dei dipendenti, affinché possano agire in modo indipendente senza necessità di supervisione costante.

  • Definire un responsabile per ogni dipartimento, garantendo una leadership efficace.

  • Attribuire responsabilità e obiettivi ben definiti a ciascun collaboratore.

  • Stabilire i limiti di ciascun ruolo, evitando sovrapposizioni o confusione.

  • Implementare procedure scritte, per garantire coerenza operativa e ridurre l’incertezza.

I diversi scenari del passaggio generazionale
  1. Passaggio generazionale con un solo successore alla guida.
  2. Passaggio generazionale con più successori coinvolti.
  3. Passaggio generazionale con gestione affidata a un manager esterno alla famiglia.
  4. Passaggio generazionale con riassetti proprietari ed eventuale ingresso di soci esterni.

  5. Passaggio generazionale con vendita dell’azienda.

  6. Passaggio generazionale inaspettato, dovuto a eventi imprevisti.


Ognuno di questi scenari presenta dinamiche specifiche, ma tutti condividono lo stesso obiettivo: garantire una transizione efficace per la continuità aziendale.
Erika Delfi a dir poco eccellente, puntuale, preparata, mette il cliente a proprio agio, otre ad un coinvolgimeto a 360° gradi, con la sua professionalità entra a far parte dell'azienda, nell'analizzare anche il micro dettaglio di ogni minimo particolare, molto attenta a percepire il problema e a capire come risorverlo, molto professionale con spiegazioni molto semplici che fa capire molto bene il problema e la soluzione, oltre ad essere sempre disponibile è molto importante anche il suo approccio interpersonale e empatico, sempre pronta ad ascotare e a dare spipegazioni e soluzini.
Voto su una scala da 0 a 5 è assolutamente 5

Affinché un’azienda possa migliorare il valore offerto alla propria clientela, è essenziale strutturarla in modo ordinato, regolato e organizzato. I principi dell’organizzazione aziendale si basano su metodologie e tecniche di gestione applicabili a qualsiasi settore e funzione aziendale.

Ecco i principali principi da seguire per un’organizzazione aziendale efficace:


  • Dividere l’azienda in dipartimenti per garantire una gestione chiara e definita delle attività.

  • Definire ruoli e mansioni all'interno di ciascun dipartimento.

  • Delegare responsabilità, basando l’organizzazione sulla fiducia e sull’autonomia.

  • Ottimizzare i processi aziendali attraverso la reingegnerizzazione dei flussi di lavoro.

  • Standardizzare i processi per migliorare l’efficienza e ridurre errori e sprechi.

  • Stabilire indicatori di performance (KPI) per misurare e monitorare i risultati.

  • Utilizzare strumenti di controllo gestionale, come organigrammi, mansionari e cruscotti aziendali.

  • Gestire il flusso di informazioni e migliorare la comunicazione interna.

  • Coordinare le attività aziendali per garantire coerenza e sinergia tra i reparti.-

  • Pianificare strategicamente, definendo obiettivi chiari e azioni concrete.

  • Gestire obiettivi, priorità e carichi di lavoro in modo bilanciato.

  • Chiarezza nei compiti: ogni membro dell’azienda deve sapere esattamente cosa deve fare.

  • Favorire l’autonomia dei dipendenti, affinché possano agire in modo indipendente senza necessità di supervisione costante.

  • Definire un responsabile per ogni dipartimento, garantendo una leadership efficace.

  • Attribuire responsabilità e obiettivi ben definiti a ciascun collaboratore.

  • Stabilire i limiti di ciascun ruolo, evitando sovrapposizioni o confusione.

  • Implementare procedure scritte, per garantire coerenza operativa e ridurre l’incertezza.

Le chiavi per un passaggio generazionale di successo
Affinché il passaggio generazionale avvenga nel migliore dei modi, esistono alcune condizioni fondamentali:
  • Distinguere l’impresa dalla famiglia.
  • Applicare un sistema di governance moderno.
  • Valutare la competenza più dell’appartenenza.
  • Definire regole condivise e pianificare il cambiamento per tempo
  • Prepararsi all’imprevisto.
  • Pianificare obiettivi e strategie in modo chiaro.
  • Coinvolgere attori terzi, se necessario.
Seguendo queste linee guida, il processo di passaggio generazionale diventa più fluido e può accompagnare l’azienda verso un futuro solido e prospero.
Erika Delfi a dir poco eccellente, puntuale, preparata, mette il cliente a proprio agio, otre ad un coinvolgimeto a 360° gradi, con la sua professionalità entra a far parte dell'azienda, nell'analizzare anche il micro dettaglio di ogni minimo particolare, molto attenta a percepire il problema e a capire come risorverlo, molto professionale con spiegazioni molto semplici che fa capire molto bene il problema e la soluzione, oltre ad essere sempre disponibile è molto importante anche il suo approccio interpersonale e empatico, sempre pronta ad ascotare e a dare spipegazioni e soluzini.
Voto su una scala da 0 a 5 è assolutamente 5

Affinché un’azienda possa migliorare il valore offerto alla propria clientela, è essenziale strutturarla in modo ordinato, regolato e organizzato. I principi dell’organizzazione aziendale si basano su metodologie e tecniche di gestione applicabili a qualsiasi settore e funzione aziendale.

Ecco i principali principi da seguire per un’organizzazione aziendale efficace:


  • Dividere l’azienda in dipartimenti per garantire una gestione chiara e definita delle attività.

  • Definire ruoli e mansioni all'interno di ciascun dipartimento.

  • Delegare responsabilità, basando l’organizzazione sulla fiducia e sull’autonomia.

  • Ottimizzare i processi aziendali attraverso la reingegnerizzazione dei flussi di lavoro.

  • Standardizzare i processi per migliorare l’efficienza e ridurre errori e sprechi.

  • Stabilire indicatori di performance (KPI) per misurare e monitorare i risultati.

  • Utilizzare strumenti di controllo gestionale, come organigrammi, mansionari e cruscotti aziendali.

  • Gestire il flusso di informazioni e migliorare la comunicazione interna.

  • Coordinare le attività aziendali per garantire coerenza e sinergia tra i reparti.-

  • Pianificare strategicamente, definendo obiettivi chiari e azioni concrete.

  • Gestire obiettivi, priorità e carichi di lavoro in modo bilanciato.

  • Chiarezza nei compiti: ogni membro dell’azienda deve sapere esattamente cosa deve fare.

  • Favorire l’autonomia dei dipendenti, affinché possano agire in modo indipendente senza necessità di supervisione costante.

  • Definire un responsabile per ogni dipartimento, garantendo una leadership efficace.

  • Attribuire responsabilità e obiettivi ben definiti a ciascun collaboratore.

  • Stabilire i limiti di ciascun ruolo, evitando sovrapposizioni o confusione.

  • Implementare procedure scritte, per garantire coerenza operativa e ridurre l’incertezza.

Un’immagine simbolica: il ponte del passaggio generazionale
Il passaggio generazionale può essere paragonato a un ponte. Il termine stesso “passaggio” racchiude in sé il senso di questa transizione:
  • Il passaggio non è una rottura né un’imposizione.
  • Il passaggio è un cammino fatto insieme, passo dopo passo.
  • Il passaggio è un ponte che collega il passato al futuro, senza spezzare il legame con le fondamenta dell’azienda, che rappresentano la solidità, mentre il nuovo porta innovazione.

E allora, buon passaggio generazionale a tutti, con un pizzico di coraggio e, perché no, un tocco di sana follia.
Erika Delfi a dir poco eccellente, puntuale, preparata, mette il cliente a proprio agio, otre ad un coinvolgimeto a 360° gradi, con la sua professionalità entra a far parte dell'azienda, nell'analizzare anche il micro dettaglio di ogni minimo particolare, molto attenta a percepire il problema e a capire come risorverlo, molto professionale con spiegazioni molto semplici che fa capire molto bene il problema e la soluzione, oltre ad essere sempre disponibile è molto importante anche il suo approccio interpersonale e empatico, sempre pronta ad ascotare e a dare spipegazioni e soluzini.
Voto su una scala da 0 a 5 è assolutamente 5

Affinché un’azienda possa migliorare il valore offerto alla propria clientela, è essenziale strutturarla in modo ordinato, regolato e organizzato. I principi dell’organizzazione aziendale si basano su metodologie e tecniche di gestione applicabili a qualsiasi settore e funzione aziendale.

Ecco i principali principi da seguire per un’organizzazione aziendale efficace:


  • Dividere l’azienda in dipartimenti per garantire una gestione chiara e definita delle attività.

  • Definire ruoli e mansioni all'interno di ciascun dipartimento.

  • Delegare responsabilità, basando l’organizzazione sulla fiducia e sull’autonomia.

  • Ottimizzare i processi aziendali attraverso la reingegnerizzazione dei flussi di lavoro.

  • Standardizzare i processi per migliorare l’efficienza e ridurre errori e sprechi.

  • Stabilire indicatori di performance (KPI) per misurare e monitorare i risultati.

  • Utilizzare strumenti di controllo gestionale, come organigrammi, mansionari e cruscotti aziendali.

  • Gestire il flusso di informazioni e migliorare la comunicazione interna.

  • Coordinare le attività aziendali per garantire coerenza e sinergia tra i reparti.-

  • Pianificare strategicamente, definendo obiettivi chiari e azioni concrete.

  • Gestire obiettivi, priorità e carichi di lavoro in modo bilanciato.

  • Chiarezza nei compiti: ogni membro dell’azienda deve sapere esattamente cosa deve fare.

  • Favorire l’autonomia dei dipendenti, affinché possano agire in modo indipendente senza necessità di supervisione costante.

  • Definire un responsabile per ogni dipartimento, garantendo una leadership efficace.

  • Attribuire responsabilità e obiettivi ben definiti a ciascun collaboratore.

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